Loading…
I segni elementari della degenerazione articolare del rachide
Grande importanza riveste nella pratica quotidiana la patologia degenerativa del rachide. Essa può presentarsi in quattro forme principali: come alterazioni degenerative del disco intersomatico [condrosi (vacuum discale, riduzione in altezza del disco, etc.) e osteocondrosi (ernie discali intraspong...
Saved in:
Published in: | Rivista di neuroradiologia 1994-10, Vol.7 (3_suppl), p.37-52 |
---|---|
Main Authors: | , , , |
Format: | Article |
Language: | Italian |
Online Access: | Get full text |
Tags: |
Add Tag
No Tags, Be the first to tag this record!
|
Summary: | Grande importanza riveste nella pratica quotidiana la patologia degenerativa del rachide. Essa può presentarsi in quattro forme principali:
come alterazioni degenerative del disco intersomatico [condrosi (vacuum discale, riduzione in altezza del disco, etc.) e osteocondrosi (ernie discali intraspongiose e altre irregolarità delle limitanti discosomatiche, osteosclerosi reattiva subcondrale, etc.)];
come artrosi delle articolazioni sinoviali (atlo-assiale, interapofisaria, costo-vertebrale);
come spondilosi (caratterizzata dalla presenza di grossolani spondilofiti con relativo risparmio, almeno all'inizio, dello spazio intersomatico);
come diffuse calcificazione ed ossificazione dei tessuti molli paravertebrali di sostegno (iperostosi scheletrica diffusa idiopatica, DISH, o malattia di Forestier).
Tra i segni elementari ben evidenziabili radiograficamente (ma riconoscibili anche con TC e RM), utili per una diagnosi differenziale vanno ricordati:
gli spondilofiti od osteofiti (osteoproduzioni a decorso inizialmente orizzontale), marginali (piccoli, triangolari, da degenerazione del nucleo polposo, nell'osteocondrosi intervertebrale), submarginali (grossolani, con tendenza a saldarsi a ponte, da lesioni delle fibre di Sharpey dell'anello fibroso con trazione sul punto di inserzione del legamento longitudinale anteriore sul soma, nella spondilosi), riparativi (da osteoproduzione reattiva a lesioni traumatiche, flogistiche, neoplastiche, ad instabilità), iperostosici (nella DISH);
i sindesmofiti (osteoproduzioni a decorso verticale), marginali (da calcificazione delle fibre periferiche dell'anulus, nella spondilite anchilosante e nella MDPC), non marginali (parasindesmofiti, paradiscali, nelle spondiloartriti seronegative), la cui patogenesi è però flogistica;
le ossificazioni e calcificazioni ligamentose paravertebrali (idiopatiche, da spondiloartriti seronegative, da DISH).
Due sono le complicanze più comuni della patologia degenerativa del rachide: la spondilolistesi e la stenosi del canale vertebrale. Esse si giovano sempre di un'integrazione di studio con TC e/o RM. |
---|---|
ISSN: | 1971-4009 1120-9976 2385-1996 |
DOI: | 10.1177/19714009940070S306 |