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L'esemplarità di Tisbe nel De mulieribus claris di Boccaccio
Il capitolo XIII del De mulieribus claris è dedicato alla biografia di Tisbe. Per la sua narrazione, Boccaccio utilizza come fonte principale il quarto libro delle Metamorfosi ovidiane sebbene in certi momenti si distacchi dall’opera latina. Ad esempio, la sofferenza di Piramo non è più all’altezza...
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Published in: | Estudios románicos 2020-11, Vol.29 |
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Main Author: | |
Format: | Article |
Language: | Catalan |
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Summary: | Il capitolo XIII del De mulieribus claris è dedicato alla biografia di Tisbe. Per la sua narrazione, Boccaccio utilizza come fonte principale il quarto libro delle Metamorfosi ovidiane sebbene in certi momenti si distacchi dall’opera latina. Ad esempio, la sofferenza di Piramo non è più all’altezza di quella di Tisbe, e la fanciulla babilonese è la principale vittima dell’amore narrato: in primis per la proibizione dei propri genitori e in un secondo momento per la tardività di Piramo nell’arrivare all’appuntamento accordato. Considerando queste particolarità, questo articolo analizza il capitolo XIII del De mulieribus claris e la sua protagonista con lo scopo di riflettere sull’originalità e di cercare di determinare se, tenuto conto di queste specificità, la ragazza babilonese possa considerarsi un personaggio esemplare all’interno della silloge e perché. |
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ISSN: | 0210-4911 1989-614X |
DOI: | 10.6018/ER.422501 |