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“Carissima cara”: la lingua delle scritture private di emigranti italiani in Brasile. Uno studio diacronico

In questo contributo si analizzano attraverso la comparazione di due corpora di scritture private, uno risalente al secolo scorso e l'altro contemporaneo, le trasformazioni stilistiche e linguistiche in atto nella corrispondenza personale di emigrati italiani in Brasile. L'analisi dei dati...

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Published in:Italica (New York, N.Y.) N.Y.), 2019-03, Vol.96 (1), p.71-93
Main Authors: Amenta, Luisa, Ferroni, Roberta
Format: Article
Language:English
Subjects:
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Description
Summary:In questo contributo si analizzano attraverso la comparazione di due corpora di scritture private, uno risalente al secolo scorso e l'altro contemporaneo, le trasformazioni stilistiche e linguistiche in atto nella corrispondenza personale di emigrati italiani in Brasile. L'analisi dei dati tende ad evidenziare che dal punto di vista stilistico la cornice testuale si mantiene stabile, confermando il modello epistolare tripartito. Per quanto riguarda i topoi trattati si distaccano degli addensamenti tematici che transitano parallelamente nei corpora. L'analisi linguistica ci ha permesso di osservare come nelle scritture più recenti, in cui le interferenze con il portoghese-brasiliano sono frutto di una scelta consapevole degli scriventi, si recupera un registro di italiano medio assente in quelle del Novecento che oscillavano tra l'italiano popolare e l'italiano formale/burocratico e in cui si evidenzia un maggior numero di calchi. Inoltre, le scritture digitali comportano una enfatizzazione della prossimità della scrittura all'oralità.
ISSN:0021-3020
2325-6672
DOI:10.5406/23256672.96.1.05