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Il concilio Vaticano II e le riforme delle religiosità compiute dai maestri della nonviolenza

L'evento storico Concilio Vaticano II viene confrontato con un altro evento storico della stessa natura, ma diffuso in tutto il mondo, avvenuto in diverse religioni e compiuto dal basso attraverso la testimonianza personale: le riforme delle rispettive religiosità, compiute dai maestri della no...

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Published in:Gregorianum 2014-01, Vol.95 (2), p.295-325
Main Author: Drago, Antonino
Format: Article
Language:Italian
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Description
Summary:L'evento storico Concilio Vaticano II viene confrontato con un altro evento storico della stessa natura, ma diffuso in tutto il mondo, avvenuto in diverse religioni e compiuto dal basso attraverso la testimonianza personale: le riforme delle rispettive religiosità, compiute dai maestri della nonviolenza: Tolstoj, Gandhi, Capitini, Lanza del Vasto, Jean e Hildegard Goss, M.L. King, ecc. Queste presentano due caratteristiche comuni: la fiducia nelle potenzialità positive dell'uomo al di là dell'influenza che egli subisce dalle istituzioni (umanesimo post-istituzionale) e l'universalità rispetto a tutti gli uomini, tutte le religioni e tutte le istituzioni sociali. Il nuovo rapporto di apertura, promosso dal Concilio, al mondo moderno, viene considerato anche esso una riforma della religiosità. Dall'esame di come tre riforme nonviolente hanno interagito con esso, si ricavano gli aspetti più rimarchevoli del Concilio, in particolare quello dell'impegno sociale, dal quale ha preso le mosse la teologia della liberazione. Anche essa viene considerata una riforma di religiosità, ma parziale. Si ottiene così una interpretazione del Concilio sullo sfondo della storia di tutto il XX secolo; al quale il Concilio ha sostanzialmente risposto, benché talvolta parzialmente (non sulla Scienza e la Tecnica, ma sulla bomba nucleare, condannata) e talvolta debolmente (solo un accenno sulla nonviolenza). The historical event of the Vatican Council 2 is compared with another historical event of the same nature, bur scattered worldwide, happened in several religions, performed from the bottom by means of a personal witness; i.e. the event of the religiosity's reforms promoted by the teachers of non-violence: Tolstoj, Gandhi, Capitini, Lanza del Vasto, Jean e Hildegard Goss, M.L. King, etc. These reforms show two characteristic features, i.e. the trust in the man's positive potentialities beyond the social institutions' great influence on him (post-institutional humanism) and the universality with respect to all men, all religions and all institutions. The new relationship of openness of the Church to the modern world is considered as a reform of catholic religiosity. By examining how three non-violent reforms interacted with the Council, its more relevant aspects are derived, including the social commitment; from which moved the Liberation theology. This one too results to be a reform of religiosity, but in a partial way. As a general result, a general interpretation of the Coun
ISSN:0017-4114