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Comprare il debito della città. Élite politiche e finanze comunali a Torino nel XIV secolo
Nel secolo XIV la politica del comune di Torino coincide prevalentemente con la sua gestione finanziaria, impegnando costantemente il governo cittadino nel reperimento di risorse per soddisfare le frequenti ed elevate richieste dei principi d'Acaia. In questo contesto si sviluppa un'élite...
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Published in: | Quaderni storici 2014, Vol.147 (3), p.743-774 |
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Format: | Article |
Language: | Italian |
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Summary: | Nel secolo XIV la politica del comune di Torino coincide prevalentemente con la sua gestione finanziaria, impegnando costantemente il governo cittadino nel reperimento di risorse per soddisfare le frequenti ed elevate richieste dei principi d'Acaia. In questo contesto si sviluppa un'élite politica il cui compito principale è quello di far fronte alla continua emergenza finanziaria, in maniera diretta e indiretta. Le differenti forme di finanziamento, caratterizzate da una diversa ricaduta politica per gli individui coinvolti, si configurano, anziché come un investimento economico, per lo più come un onere da assolvere in virtù dell'appartenenza alla "civitas" e del ruolo politico ricoperto. In particolare il prestito e l'appalto di redditi e beni pubblici divengono per i cittadini una possibile strada per inserirsi nell'élite e ancora più frequentemente per consolidare la propria posizione al suo interno, assicurando così la continuità politica familiare. Il finanziamento pubblico costituisce dunque un prezzo da pagare per raggiungere o conservare la partecipazione ad alto livello nel governo comunale. |
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ISSN: | 0301-6307 |