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FOREIGN POLICY FORECASTING

La previsione gioca un ruolo cruciale nella politica internazionale, e la capacità di anticipare eventi e corsi d'azione futuri forma gran parte della sapienza dell'uomo di stato. Naturalmente non tutti i comportamenti umani sono ugualmente prevedibili. Si sottraggono alla previsione i com...

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Published in:Politico (Pavia, Italy) Italy), 1981-12, Vol.46 (4), p.517-548
Main Author: Gross, Feliks
Format: Article
Language:English
Subjects:
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Description
Summary:La previsione gioca un ruolo cruciale nella politica internazionale, e la capacità di anticipare eventi e corsi d'azione futuri forma gran parte della sapienza dell'uomo di stato. Naturalmente non tutti i comportamenti umani sono ugualmente prevedibili. Si sottraggono alla previsione i comportamenti casuali, mentre ne sono potenzialmente soggetti i comportamenti istituzionali — connessi con ruoli sociali definiti — e quelli finalizzati (telic) — orientati al perseguimento di fini determinati. La previsione delle linee di politica estera ha a che fare con azioni finalizzate, razionali rispetto a scopi e organizzate in sequenze e modelli più o meno complessi (strategie). I contenuti e i tempi della previsione ne determinano la struttura e il metodo. Pertanto la previsione « strategica » si differenzia sia dalla previsione « storica » o « macro-sociologica », il cui oggetto è dato dai mutamenti sociali, politici, culturali e tecnologici su vasta scala e nel lunghissimo periodo, sia da quella di singole azioni nel brevissimo periodo; e a sua volta la previsione di strategie a lungo termine, che prende in considerazione gli obiettivi ultimi degli attori politici, non è assimilabile alla previsione di strategie a medio-breve termine, interessate piuttosto agli obiettivi parziali e intermedi. Il fatto che la previsione strategica si occupi di azioni finalizzate fa sì che i fini degli attori operanti nell'arena internazionale possano essere assunti come cause (antecedenti) delle loro azioni future (effetti); e quindi come basi della previsione. A volte è sufficiente conoscere i fini esplicitamente enunciati dagli attori per poterne prevedere le politiche a venire con sufficiente attendibilità: è il caso p. es. della politica hitleriana di espansione nell'Europa orientale, che fu prevista con precisione considerevole da alcuni osservatori già intorno alla metà degli anni '30. Più in generale, i fini vengono ricavati sulla scorta di assunti complessi, nei quali entrano gli enunciati verbali degli attori, ma anche i loro comportamenti e le connessioni tra essi nonché informazioni tratte dall'esperienza passata. La considerazione accurata e intelligente degli enunciati, delle azioni e delle strategie complessive, contestualizzata nell'intera arena politica e illuminata dai fatti del passato, conduce alla identificazione dei fini degli attori stessi e, dunque, alla previsione delle azioni che verosimilmente saranno tenute in vista di essi. Poiché però i fini sovente si
ISSN:0032-325X
2239-611X