Loading…

Métaphores littéraires et stratégies de composition: un autre regard sur les rapports entre musique et architecture au Moyen Âge

Preceduta da un rendiconto storiografico e metodologico delle diverse maniere di esplorare l'analogia musica-architettura durante il Medio Evo (simbolica, proporzionale e semantica), la ricerca suggerisce la possibilità di un ulteriore approccio: compositivo. Partendo dalla proposta elaborata d...

Full description

Saved in:
Bibliographic Details
Published in:Recercare (Lucca) 2013-01, Vol.25 (1/2), p.5-38
Main Author: Zara, Vasco
Format: Article
Language:Italian
Online Access:Get full text
Tags: Add Tag
No Tags, Be the first to tag this record!
Description
Summary:Preceduta da un rendiconto storiografico e metodologico delle diverse maniere di esplorare l'analogia musica-architettura durante il Medio Evo (simbolica, proporzionale e semantica), la ricerca suggerisce la possibilità di un ulteriore approccio: compositivo. Partendo dalla proposta elaborata da Edward Lowinsky di differenziare la concezione polifonica medievale — successiva — da quella rinascimentale — simultanea — si cerca di stabilire un parallelo tra due tecniche di composizione medievali: quella musicale basata sulla ripetizione di un frammento melodico prestabilito (il cantus firmus), e quella architetturale basata sulla ripetizione ad quadratum e ad triangulum di figure geometriche prestabilite. Se l'analisi delle fonti non può che essere induttiva, uno scritto del tardo Quattrocento, l'Hypnerotomachia Poliphili di Francesco Colonna (Venezia, Aldo Manuzio, 1499), testimonia non solo la percezione cosciente del paragone tra i due metodi compositivi, architettonico e musicale, ma certifica altresì il superamento della techne medievale: il processo di composizione non si basa più sulla ripetizione di un frammento, geometrico o musicale che sia, capace di stabilire forma e lunghezza dell'oggetto (principio additivo), ma al contrario su un principio unitario che, partendo dalla totalità dell'oggetto, calcola e ricava una norma proporzionale a cui riportare tutti gli elementi strutturanti l'oggetto stesso (dimensioni degli spazi, cadenze). Altri fattori, provenienti da direzioni diverse, convergono a rafforzare tale ipotesi: l'impaginazione della partitura musicale, la funzione mnemonica delle figure geometriche, gli espedienti retorici; allargando in questo modo l'orizzonte di ricerca alla storia delle mentalità e ai cambiamenti culturali in atto nel passaggio tra Medio Evo e Rinascimento. This research, which is preceded with a historiographical and methodological account of the different ways — symbolical, proportional, semantic — in which the analogy between music and architecture was investigated during the Middle Ages, tries to define a further possible approach: a compositional one. The article, based on Edward Lowinsky's idea of differentiating the medieval polyphonic conception, in his view a 'consecutive' one, from the 'simultaneous' Renaissance conception, explores the possibility of drawing a parallel between two different medieval compositional practices: the musical one, based on the repetition of predetermined melodic formulas (the cantus f
ISSN:1120-5741